“Money”, il brano iconico dei Pink Floyd dall’album “Dark Side of the Moon” (1973), è un capolavoro musicale che fonde elementi di rock progressivo con una feroce vena blues. Questo brano non solo ha contribuito a definire il sound unico dei Pink Floyd ma è anche considerato uno degli inni più rappresentativi della musica rock degli anni ‘70.
La traccia si apre con un ritmo incalzante e inconfondibile, segnato dalle tastiere di Richard Wright che creano una base ritmica ipnotica. Su questa struttura solida, entrano le chitarre distorcite di David Gilmour, che tessono melodie accattivanti e potenti riff bluesy. La voce roca di Roger Waters si fa sentire con una forza inusitata, accompagnando il testo che parla della corruzione e del potere distruttivo del denaro.
Il brano è strutturato in tre parti distinte, ognuna con la sua atmosfera unica. La prima parte presenta un ritmo frenetico e ossessivo, che riflette l’incessante ricerca del profitto. La seconda sezione introduce una pausa più meditativa, con Gilmour che esegue un assolo di chitarra virtuosistico. Il brano culmina in una terza parte esplosiva, dove tutti gli strumenti entrano in gioco con intensità crescente, culminando in un crescendo finale di pura energia sonora.
Un’Analisi Più Approfondita:
Sezione | Descrizione musicale | Testo |
---|---|---|
Prima | Ritmo incalzante, tastiere ipnotiche, chitarre distorcite | Ossessionata dalla sete di denaro, la società è schiava del suo potere corruttore |
Seconda | Pausa meditativa, assolo di chitarra virtuoso | Riflessioni sulla vanità e l’insaziabilità della brama materiale |
Terza | Crescendo esplosivo, tutti gli strumenti in gioco, climax finale | Critica feroce alla società consumistica, celebrazione dell’indipendenza individuale |
I Pink Floyd: Giganti del Rock Progressivo:
I Pink Floyd sono stati una delle band più influenti e innovative della storia del rock. Fondati a Londra nel 1965, i membri originali erano Syd Barrett (chitarra, voce), Roger Waters (basso, voce), Nick Mason (batteria) e Richard Wright (tastiere). Il loro sound unico si caratterizzava per l’uso di sperimentazioni sonore, temi filosofici e testi spesso oscuri e enigmatici.
Dopo l’abbandono di Syd Barrett nel 1968 a causa dei suoi problemi di salute mentale, David Gilmour (chitarra, voce) entrò nella band, contribuendo in modo significativo alla sonorità del gruppo. La formazione con Waters, Gilmour, Mason e Wright creò alcuni dei dischi più iconici della musica rock: “The Dark Side of the Moon” (1973), “Wish You Were Here” (1975), “Animals” (1977) e “The Wall” (1979).
L’Eredità di “Money”:
“Money” è uno dei brani più celebri e ascoltati dei Pink Floyd. Il suo ritmo incalzante, la melodia accattivante e il testo pungente ne hanno fatto un classico senza tempo. La canzone è stata utilizzata in numerose colonne sonore cinematografiche e televisive, e il suo riff di chitarra è diventato una delle icone della musica rock.
Oltre al successo commerciale, “Money” ha avuto un impatto significativo sulla cultura popolare, diventando un simbolo della critica sociale e del desiderio di libertà individuale. La canzone continua ad essere suonata live da numerosi artisti di diverse generazioni, testimoniandone la potenza e la longevità.
Il brano è una dimostrazione tangibile del genio creativo dei Pink Floyd, capace di creare musica complessa ma allo stesso tempo accessibile a un vasto pubblico. “Money” rimane un’opera di grande valore artistico e culturale, che continua ad ispirare e a emozionare ascoltatori di tutte le età.